Vamos a Santiago

Arrivato! Si piange

🗓️ Venerdì 3 Ottobre 2025 – Tappa 32 – La Storta → Basilica di San Pietro (Roma)

  • Distanza: 20 km
  • Dislivello positivo: +250 m; negativo: –280 m
  • Tempo impiegato: 6h

Accoglienza: Da mia sorella a Civitavecchia. Donativo? No. Gratis


    Una piccola relazione della tappa di oggi la posso anche fare, mentre sto attendendo le mie sorelle e mio fratello qua in Piazza San Pietro.  

    Sono contento di fare il rientro con loro. 

    Questa mattina mi sono alzato presto, alle 4:45; mi sono preparato lo zaino al top e sono partito senza problemi, seguendo la trafficatissima via Cassia, strada statale numero 2. Certe volte, a bordo strada, la situazione sembrava abbastanza pericolosa, però esistono pure lunghi tratti di marciapiede. 

    Mi fermo ad un caffè per un toast, poi vado avanti. In alcuni punti del percorso si trovano sbarramenti per cantiere e le porte sono chiuse, per cui bisogna deviare sempre. Segnalato comunque il percorso alternativo. Nel fondovalle si incontra molto fango e le scarpe, che già facevano acqua, sono ridotte veramente allo stremo, sia per tenuta, sia per pulizia. Quando arriverò in piazza San Pietro, le butterò nella spazzatura . 

    Pellegrini: io e Loïc il mio sherpa. Lui è arrivato ieri

    Arrivo a San Pietro esattamente alle ore 11… facciamo forse due tre minuti oltre… e vado alla ricerca del luogo dove ci sono i volontari che ci incanalano, noi camminatori, verso la Porta Santa e verso l’ufficio che consegna il Testimonium, la Compostela di Roma. Qualche difficoltà ad andare all’ufficio per il Testimonium, dove ricevo i complimenti dall’impiegata volontaria addetta all’emissione del diploma.

    Scarpe, amate scarpe

    Si farà dare il cellulare per farmi la foto con in mano il Testimonium. Complimenti anche da parte di una coppia di pellegrini francesi che hanno ascoltato ripetere il mio percorso. La signora piange emozionata con me.

    L’addetta ai Testimonium (il plurale sarebbe testimonia. Ma lasciamo perdere) ha preferito farmi la foto da calmo e infatti qualche minuto dopo me l’ha scattata. 

    Con priorità quasi assoluta sono entrato dalla Porta Santa e mi hanno lasciato entrare persino con il mio grande zaino con dentro tutta la mia famiglia, tutto il paese, tutti quelli che conosco e che ho conosciuto… vivi e morti. Verso mezzogiorno e mezzo è passato a salutarmi Loïc, l’amico belga, portatore di zaini. Grosso abbraccio da compagni di cammino. L’ho accompagnato alla stazione di San Pietro per prendere il treno in direzione dell’aeroporto dove nel pomeriggio prenderà l’aereo per Bruxelles. Il treno su cui doveva salire è stato sospeso per lo sciopero, ma per fortuna c’era un bus che lo porterà direttamente a Fiumicino. 

    Ho mangiato una pastasciutta alle verdure in un bar con gastronomia non molto lontano da piazza San Pietro. Poi sono ritornato a osservare il continuo flusso di persone che si dirigono verso la Porta Santa. Sembra impossibile che anche nei giorni feriali ci sia tanto movimento. Saluti a tutti; ci vediamo a Seren.

    Guardate il rito di addio alle scarpe.

    Con sorelle e fratello venuti a “raccoglieremi”

Vigilia

🗓️ Giovedì 2 Ottobre 2025 – Tappa 31 – Campagnano → La Storta

  • Distanza: 24 km
  • Dislivello positivo: +380 m; negativo: –400 m
  • Tempo impiegato: 7h15

Accoglienza: Suore Casa Nostra Signora del Sacro Cuore


    Campagnano

    Tappa di trasferimento con non particolari attrazioni, se non fosse per la cittadina di Formello e le cascate di Monte Gelato bene inquadrate nel parco vicino al torrente. Si cammina bene anche in velocità senza grossi problemi; qualche corta salita. Anche le segnalazioni sono adeguate, pur con tabellazioni di 10-15 tipi diversi che creano qualche perplessità. Fermata colazione a Formello.

    Formello

    Oggi si viaggia con un gruppetto di francesi, anche loro euforici per la fine del cammino. Michelle, che è in giro per l’Europa dal 26 luglio, corona il suo viaggio da Vichy a Roma. Non so quanti chilometri possa aver fatto.

    L’ultima parte della “passeggiata” devo farla camminando a bordo della Cassia, molto trafficata; massima attenzione. Prima di entrare nell’accoglienza delle suore a La Storta, mi sono mangiato in un bar un risotto. Supercomodo, in una cameretta tutta per me. Domani mattina sveglia presto. I chilometri dovrebbero essere meno di venti, quindi vediamo a che ora posso arrivare. Saluti a tutti e, se domani non mi faccio vivo, è per tutta una serie di impegni. Farò relazione nei giorni prossimi. Rientro a casa con fratello e sorelle.

Manca poco. Speron ben!

Per oggi niente foto. No wifi

🗓️ Mercoledì 1 Ottobre 2025 – Tappa 30 – Sutri → Campagnano di Roma

  • Distanza: 27 km
  • Dislivello positivo: +500 m; negativo: –520 m
  • Tempo impiegato: 8h30

Accoglienza:

  • Ostello Parrocchiale – Donativo

Partenza ritardata, aspettando il trasporto del padrone di casa, previsto alle 7.30. Quindi in strada (sentiero) alle ore 7.45.

Arena di Sutri

Salita nel bosco: un po’ il fiatone. Via la felpa. Giornata di paesaggi e di splendide ville di agriturismi. Camminata tra noccioleti e sotto tunnel di querce. Lunghi rettilinei (o quasi).

Lunghi tratti di strada romana perfettamente conservata perfino con i blocchi dei bordi in situ. Niente lavori archeologici. Sole caliente nei momenti senza ombra. Gradita telefonata di Alessandro (nipote).

Per il resto tutto ok, a parte un fastidioso disturbo gastrico. Arrivo a Campagnano alle ore 14.20. Alloggio all’ostello parrocchiale di don Davide che abbiamo aiutato a trasportare letti e materassi perché è in attesa di 50 pellegrini di Andalo, Trento. Vado a procurarmi qualcosa da mangiare per domani. Ciao.

Bella tappa

Martedì 30 Settembre 2025 – Tappa 29 – Pontarello di Vetralla → Sutri

  • Distanza: 27,3 km
  • Dislivello positivo: +420 m; negativo: –400 m
  • Tempo impiegato: 9h

Accoglienza:

  • B&b Rifugio del pellegrino– 25€

Ok. Bisogna ritornare sotto. Devo recuperare i 3 km persi sul percorso per mancanza di alloggi. Partenza ore 6.30, forse più tardi. Arrivo presto a Vetralla, ma non scatto nemmeno una foto, occupato per colazione, bancomat e in qualche maldestro giro per trovare finalmente il nascostissimo accesso al tratto di uscita dalla città… Pochi metri in più. 

Lanciato, entro nel bosco del parco, piacevolissimo andare su terreno argilloso, compatto ma non indurito. Oppure su erba rasata bassa. Poi, uscendone, inizia il gioco della luce nei noccioleti.

Le ondulazioni in salita e discesa sono appena percettibili.

La torre di Orlando

Bella la torre di Orlando, in verità un monumento funebre romano. Altri noccioleti… e olivi. Incontro Matteo con la moglie vietnamita. Si siedono con me che stavo mangiando una pizzetta e delle mandorle per poter prendere la pastiglia di antiinfiammatorio. Incontro Dino Ulissi, scalpitante 93enne che mi intervista sui motivi del mio Cammino. Cammino fino in paese con lui… adagio, adagio. Vuole camminare, come gli ha detto il medico. Ci fermiamo un attimo. Gli batto, chiedendo il permesso, una pacca sulla spalla. Lui dirà una preghiera per me, io una per lui. Grande Dino! Ma non è finita.

A Capranica entro esattamente alle ore 12 e zero zero. Si potrebbe mangiare. Mi infilo in una simpatica trattoria e mi permetto un piattone di tagliatelle all’amatriciana, servito dal bel vecchietto, padrone del vapore. Mi serve in francese e quando gli chiedono… due birbanti suoi concittadini… se conosce anche il francese, risponde: “Macché, no’ so manco l’italiano!”

Capranica

Via di nuovo. Mi dà all’occhio che una chiesetta è aperta, entro per un segno di croce, e trovo una combriccola di turisti ingles,i tutti con conoscenze di italiano. Allora… intervista: da dove, come, perché?. Alla fine una signora mi mette il timbro sulla credenziale per permettermi di tenere in equilibrio lo zaino. Finale? Mi chiede, una signora, se possono pregare per me. Mi commuovo e alla fine come in un girotondo la signora Lucy..  lei traduce Lucia… recita una preghiera di cui capisco le cose essenziali. Amen. Me ne vado coi lucciconi agli occhi, salutato da 12 mani. Ho promesso una preghiera.

Capranica

Poi negli ultimi 8 km, ho incontrato Francesco, italo-francese, emigrato in tenera età con i genitori. Ha parlato in continuazione della mamma, rimasta vedova con otto figli piccoli. Era sempre commosso.

Francesco, quasi in incognito

Anche per lui una preghiera che ricambierà volentieri. Ci siamo attardati in piazza a Sutri, bevendo qualcosa, seduti ad un tavolino sotto la lieve spruzzatina di pioggia – non pioggia.

Sutri

Prelevato a Sutri, sono in un b&b per pellegrini. Tutto ok. Anche il tramonto.

Domani mattina trasporto a Sutri alle 7.30. Parto tardi!

Corta, corta la tappa!

🗓️ Lunedì 29 Settembre 2025 – Tappa 28 – Viterbo → Pontarello di Vetralla

  • Distanza: 15,6 km
  • Dislivello positivo: +250 m; negativo: –280 m
  • Tempo impiegato: 4h

Accoglienza:

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  • Arcicasale Rifugio del Pellegrino – 19 € solo dormire

Oggi, 29 settembre… mi sono svegliato e… 

Vabbè, cantatevi anche la canzone che può far bene e tirar su il morale. 

Sono partito al solito sugli orari standard tra le 6:10 e le 6:15. Qualche girotondo tra i vicoli della città medievale, alla ricerca della connessione con la Francigena, ma fondamentalmente non ci sono stati problemi.

La strada del signorino all’alba

Lunghissimo e bellissimo il tratto della strada del Signorino, incavata nella roccia, quasi un torrente di montagna costruito a forza di colpi di piccone dagli Etruschi.09

Non si sa per quale scopo o perlomeno non si sa se gli scopi che le si attribuiscono siano quelli effettivi. Strada militare? Strada commerciale? Vallo difensivo? Un ambiente stranissimo specialmente senza la luce del sole, qualche volta incombente e misterioso. In alcuni tratti la roccia tagliata raggiunge sicuramente i 25 metri di altezza. Almeno 4 km li ho fatti nel budello roccioso. Qualche rara macchina che costringeva a schiacciarsi contro la parete per farla passare. Poi il sentiero va ad affiancarsi alla via Cassia moderna con il rombo dei motori e il rotolare delle ruote dei Tir.

Verso il Mar Tirreno

Quando ci si discosta dalla strada statale di grande percorrenza, il paesaggio si fa bucolico con grandi piantagioni di olivo, nel mezzo delle quali si passa, apprezzando il verde argenteo baciato dal sole. Più in alto mi fermo a chiacchierare con un cacciatore che ha poche velleità di feroce sterminatore di selvaggina. Dichiara di andare a spasso con il fucile per farsi la passeggiata e per portare a fare un giretto i cani. Ciclista di vecchia data, vanta diverse corse fatte nel centro Italia, come, per esempio, la scalata al Gran Sasso. Il nonno ha combattuto in provincia di Belluno durante la grande guerra, ma non si erano fatte ricerche in famiglia, per cui la cosa rimane vaga. 

Avanti a dritta; passo un bivio mal segnalato, ma scopro subito l’inganno, rientrando sul tracciato. Alla fine si cerca di farsi più  furbi.

Quasi inaspettatamente mi ritrovo davanti al mio ostello alle 10:00 del mattino, non stanco, non accaldato, senza particolari problemi. 

Accolto dalla ospitalera, l’ho trovata sorpresa per il mio netto anticipo. 

Ostello Arcicasale

Mi piazzo subito al mio posto, faccio la doccia, la lavatrice e riposo finché non è ora di stendere. 

Mi faccio una buona chiacchierata con Matteo che è arrivato con la moglie vietnamita. Si parla di cammini e di roncadores. Questa sera si potrebbe anche dormire dopo due notti  con momenti burrascosi. 

Io faccio cena anticipata verso le 5 o le 6. 

Saluti a tutti.

Domani tento di recuperare i tre chilometri che mi mancano sulle distanze delle tappe e punto a Sutri. Speron ben!

Vetralla sì, ma anche Roma
Con gli hospitalieri e quel folle massaggiatore di Charlie

Si riparte!

🗓️ Domenica 28 Settembre 2025 – Tappa 27 – Montefiascone → Viterbo

  • Distanza: 18 km
  • Dislivello positivo: +250 m; negativo: –280 m
  • Tempo impiegato: 5h

Accoglienze:

  • Ostello del Pellegrino Parrocchiale – Donativo

Giornata di prova. Partenza ore 6:15 dopo una nottata movimentata; un po’ di roncadares e un po’ di movimenti. 

Mi sono concesso di tagliare circa mezzo chilometro di salita immettendomi poi nel tracciato ufficiale della Francigena. 

La via Cassia antica con il suo basolato di duemila anni

Si va bene in discesa con tratti nel bosco con lunghi tratti di pavimentazione della via Armerina antica, romana, con il basolato originale ancora bello. Qualche volta lo si trova leggermente sconnesso e c’è da stare attenti di non cadere. 

Le mura di Viterbo
Montefiascone si allontana

Con il sole ho tolto la felpa, poi trovo un tracciato pianeggiante, perfetto per camminare.. tanto ok che, a un certo punto, sono andato avanti dritto, senza accorgermi di una freccia leggermente fuori traiettoria. Il mezzo km tagliato viene recuperato in questo modo.  

Lungo la parte finale incontro diversi pellegrini, soprattutto di nazionalità francese. Alle ore 11 e 20 circa sono in centro a Viterbo.

Ogni tanto ci vuole

Mangio sopraffini spaghetti alla amatriciana e, soddisfatto, mi dirigo all’ostello che aprirebbe alle 15.30. Per fortuna l’hospitalero ci apre un’ora prima. Operazioni pellegrine e riposo.

Andrò a farmi un giretto. Club roncadares al seguito. Bene così.

In camera con me c’è un pellegrino “coreano” (?). Questa mattina quando ho deposto a terra lo zaino per mangiare qualcosa, è arrivato di corsa, mi ha salutato ed ha cominciato a tamburellarmi le spalle con velocissimi movimenti di karate. Altre mosse strategiche ancora e… come nuovo. Bene no?

Viterbo

Oggi avrò detto buongiorno mille volte, incontrando i partecipanti al Cammino del papi, una non competitiva sul percorso mio, ma in senso inverso. Risposte? Un centinaio? Invece qui i ciclisti salutano. In Veneto, Emilia Romagna e Toscana, quasi per niente. Boh?

Domani accorciamento bis di tappa: a Vetralla i posti a prezzi abbordabili sono finiti. Mi fermo 3 km prima. Vedrò di riaggiustare il gruppo nei prossimi giorni. Il secondo accorciamento sarà sulla variante dove si camminerà su strada etrusca.

Saludos 

Bollettino medico

Sembra che un giorno di riposo possa essere stato sufficiente per riprendere forza e … schiena. Vediamo domani.

Montefiascone

Uffa! La schiena!

🗓️ Venerdì 26 Settembre 2025 – Tappa 26 – Bolsena → Montefiascone

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  • Distanza: 18 km
  • Dislivello positivo: +400 m; negativo: –250 m
  • Tempo impiegato: tanto 5h

Accoglienza:

  • Foresteria Monastero S. Pietro –
  • €15

Che dire di una tappa che mi ha fatto veramente soffrire? Partenza buona, ma, dopo 5 o 6 km, la schiena ha ricominciato a far male. Per fortuna avevo a fianco Loïc, compagno belga ormai da qualche tappa, che mi ha aiutato. Si era offerto ieri sera di accompagnarmi, lui che in genere è il più veloce di tutti; mi ha veramente condotto con consigli e soprattutto tenendo un ritmo adeguato a me.

Montefiascone

Ad un certo punto, vedendomi in difficoltà e che non ce la facevo, mi ha chiesto di dargli il mio zaino che con nonchalance si è portato per 7 – 8 km. Arrivati a 4 km dall’arrivo, veramente non ce la facevo più neanche a camminare e avevo sulla coscienza pure lo zaino portato dall’amico. 

Decisione rapida: abbiamo fermato un pick up con alla guida il signor Roberto che mi ha portato nella parte alta di Montefiascone dove ho raggiunto il convento di San Pietro. Là avevo prenotato. Gentilissima la suora dell’accoglienza… mi ha detto che posso fermarmi anche per domani. Vediamo se lo stop di un giorno mi aiuta a recuperare. Dopo domani tenterò la tappa breve e piatta che mi condurrà fino a Viterbo. Là potrò vedere se sono in grado di raggiungere Roma. Fate il tifo per me.

La tomba del vescovo tedesco che morì per aver bevuto troppo Est Est Est

E anche il mal di schiena!!!

🗓️ Giovedì 25 Settembre 2025 – Tappa 25 – Acquapendente → Bolsena

  • Distanza: 22 km
  • Dislivello positivo: +450 m; negativo: –480 m
  • Tempo impiegato: 6h

Accoglienza:

  • Parrocchia S. Cristina – Donativo
  • Ostello monastero suore – €15

Partenza ore 6.20…Tutto regolare. Sì cammina per campi e boschi con qualche tratto sulla roboante via Cassia. Bene i su e giù. Qualche rara foto di natura. Poi… ultimi 10 km, da sciancato, piegato a destra a tentare di alleviare il dolore.

Il lago di Bolsena

Ho ritrovato e ammirato lo spirito del cammino con Sonia, Waldtraud e Birgit che mi hanno fatto compagnia nel tentativo di farmi riprendere. Sonia voleva che le dessi la mia roba per trasportarla lei. Diniego. Mi hanno lasciato solo dopo averle rassicurate.

Bolsena

Mi hanno dato una bustina di magnesio e dei sali minerali.

Avanti lento, lentissimo. Due coppie di francesi mi chiedevano cosa potevano fare. E intanto mi occupavano la panchina 20 metri dopo.

Veramente commovente una coppia di canadesi. Lui mi ha chiesto se mi faceva piacere se loro avessero camminato con me. Sono stati assieme 20 minuti e lui mi ha portato lo zaino per un pezzo. A 3-4 km dalla meta li ho lasciati andare. Lui mi ha preso un braccio e mi ha benedetto.

Bolsena

Pianto di commozione. Arrivo “sgherlo” in piazza a Bolsena e trovo Enrica e Sonia.

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Mi costringono a sedermi su un muretto a fianco alla strada; Enrica va al bar a prendermi una coca-cola gigante con ghiaccio. Arriva anche Loïc; Sonia si impossessa del mio zaino, portandomelo fino all’ostello. Faccio il check-in, prendo possesso del letto, faccio la doccia e mi sdraio a riposare. Verso le 17 esco in città e mangio qualcosa in un piccolo bar pizzeria. Alle ore 18:00 vado nella chiesa del miracolo eucaristico e assisto alla messa proprio nel luogo in cui è avvenuta la trasformazione del pane e del vino con il sangue che bagnò il corporale sull’altare.

Sgranocchio ancora qualcosa ed è già ora della nanna