Marco Rech, “storiellografo”.
Così mi conoscono gli amici e spesso ridiamo della cosa. Sono stato insegnante per anni ed ora sono in pensione. Papà di 4 figli maschi e nonno di 7 nipotini tutto pepe, ormai sono vecchiotto e, con 67 anni sul groppone – non parliamo dei 100 kg e passa -, ho qualche acciacco e dolorino.
Ahi Dolores…. canta i dolores!
Il cuore batte aritmico e, mi hanno detto, il fatto deriverebbe dalla troppa emotività in corpo, ma non importa…. c’è il Coumadin che mi protegge.
Sul Camino de Santiago sarà per me facile piangere e ridere, magari nello stesso momento… perlomeno me lo auguro.
All’ultimo momento, prima di partire, peserò lo zaino che vorrei fosse nettamente al di sotto del 10% del mio peso, come si consiglia. Sono infatti cicciotto e potrei permettermi tranquillamente 11 kg.
I paffutelli risultano spesso anche simpatici. Spero di esserlo con i compagni che troverò sulla mia strada. Amen!
Dicevo del peso …. Limerò al massimo sulle cose essenziali da portarmi al seguito, memore dell’esperienza delle monetine da un cent che mi ero piazzate nello zaino nel Camino del 2017. Le monetine dei due contenitori, in cui le custodivo, pesavano oltre 1,3 kg ed erano 700-800. Erano tutte spagnole da un cent di euro, con tanto di Cattedrale di Santiago de Compostela impressa sul retro.
Erano il frutto di una “sponsorizzazione” di amici, parenti e colleghi: io le avrei portate sul Cammino di S. Giacomo, lasciandone una ad ogni km percorso, ricordandomi di quanti mi sostenevano moralmente. Poi, alla fine, ho tradito tutti. Ma di questo, chi vuole, può leggere alle pagine 19 e 100-101 nel “libro” – https://vamosasantiago.altervista.org/wp-admin/post.php?post=337&action=edit in PDF, relativo all’esperienza sulla Via di San Giacomo, che riporto in un’altra pagina del sito.
Una preghiera: sostenetemi con il pensiero!
Nell’alba gli hórreos – i tipici granai galiziani su pilastri – ci accompagnano nell’avvicinamento a Santiago. Ottobre 2017