Alle 6 in punto siamo in strada. Siamo in 3, assieme a Lorenzo che cammina con noi. Frontale, ondulazioni ma non salite particolari. Buon ritmo. Cielo sicurissimo  con previsioni non bellissime. Primo stop colazione a Olveiroa:  croissant ed espresso. Sello sulla credenziale e di nuovo in strada. Salita a O Logoso e Hospital. Soliti bei posti che danno pace e tranquillità. Mi mangio un bocadillo… io solo. Quindi raggiungiamo il punto di biforcazione per Muxìa o per Finisterre. Questa volta si gira per la Fine della Terra sulla via per Cee e Corcubion. La mia prima volta. Un po’ avanti fermata alla Pedra ancha, un enorme monolito rotondeggiante con incavi fatti da mano umana nella notte dei tempi.

Più avanti qualche foto alla cappella della Madonna della neve, chiaramente in veste particolare dopo il pellegrinaggio patronale di qualche settimana fa. Lunga pista sull’ altopiano e foto al Marco do Couto con l’enorme Vakner, il lupo mannaro.

Qualche km ancora e chiesetta di San Pedro Matir.

Dopo … andaderos pianeggianti con filari di castagni, fino alla discesa verticale verso l’oceano, la cui vista scatena sempre entusiasmo.

Superiamo Camiños Chans, meta prevista, per mangiare qualcosa. Telefonata per trovare un albergue. Il primo ha esaurito i posti, il secondo non dà problemi.

Solite operazioni e… ci sta anche una breve dormitina.

Passeggiata per Cee e rientro all’albergue, pronto per l’ultimo round di domani. km 0. Finito di camminare tanto.