Tappa in riva al mare, non lunga ma con forti pendenze sia in salita che in discesa. Atlantico sempre sulla sinistra a formare un arco sabbioso. Niente bar aperti; sello ad una postazione di “soccorso” fuori dalla casa di un privato. Lavagnetta dove ho appoggiato la credenziale per timbrare zeppa d’acqua fuoriuscita dal rubinetto della tanica per il rifornimento acqua. Risultato? Grosso rischio di slavare i timbri. Amen.

Alle 10 eravamo sulla spiaggia di Langosteira a raccogliere conchiglie.

Toh un bar aperto! Colazione, ma era quasi tempo di pranzo.

Perso un blister di Coumadin….ormai è il 3°Cammino a Santiago che mi succede. Farmacia 1: eh no… non si distribuisce più il Wafarin, obbligo passare al centro medico. Faccio come mi dicono: carta di identità, tesserino sanitario, firme, moduli. Sala attesa. Mi sorpassano 1, 2, 3 utenti. Medici che vagano, che chiacchierano. È troppo! Decido di rinunciare al farmaco per 3 gg. Non è poi così male. Intanto incontro la farmacia 2:  giovani farmacisti disponibili. Risultato: Wafarin 3 mg invece che 5, da tararmi. Alla farmacista dedico un “salvatrice” entusiasta. A posto! Si può andare a mangiare. Alle 13 siamo davanti all’albergue municipal con  una lunga fila di pellegrini. Due volevano la Fisterrana, altri volevano pernottare qui, ma la hospitalera ha subito individuato i pellegrini da corriera e li ha indirizzati ad altro ostello.

Depositiamo lo zaino e subito partiamo per il faro. Leggeri, leggeri voliamo al km 0,000. Foto di rito; foto all’oceano, allo scarpone di bronzo, alla “vaca de Fisterra”, l’insieme di 2 grandi e potenti sirene usate nelle notti di tempesta e con scarsa visibilità.

Una guida spagnola, scaricata con la sua comitiva dal bus, con charme riesce a convincere un pellegrino a sloggiare, proponendosi per scattare una foto. Risultato? Noi che volevamo ripetere le foto scattate in controluce siamo rimasti a secco. Poco male. Siamo risaliti per un buon km e mezzo sul M. San Guillerme alla ricerca delle due pietre oscillanti denominate Pedras Santas. Vedere il video del risultato.

Scriveva il nobile pellegrino di lingua tedesca Erich Lassota, nel 1600, riferendosi alle due pietre:

Queste,  anche se non si riesce a smuoverle con varie coppie di buoi, si possono muovere con un dito, cosa che io stesso ho fatto.

Rientro, doccia e messa.

Domani mattina si ritorna a Santiago in bus.

Ci sentiamo. Vamos a Santiago