Oggi è stata una giornata abbastanza campale: mi sono alzato un po’ tardino però, dopo aver fatto una nottata così e così per i compagni di stanza nell’albergue di Saragozza. Dopo essere arrivato in aereo che ha perforato un temporale sballottandoci in su e giù, ho avuto la fortuna di prendere il bus di misura e di beccare anche la coincidenza che mi portava fino al Pilar, nei pressi dell’ostello. Ore 23.57.
Questa mattina ho camminato per andare a visitare un po’ il centro città e la Chiesa della Virgen del Pilar, la Madonna del Pilastro, venerata in tutta la Spagna. Apparve a San Giacomo su di un pilastro… Pilar, appunto, nel gennaio del 40 dopo Cristo, invitandolo a ritornare in Palestina dove sarebbe stato poi decapitato. La storia del ritorno in Spagna la conosciamo tutti.
Ho qualche difficoltà a capire l’apparizione della Vergine della Barca di Muxía, concordandola con la data del 40 dopo Cristo. Ma va beh.
Nella bella chiesa ho assistito alla messa.
Bello anche il lungo-Ebro con i ponti e la passeggiata molto gettonata dagli abitanti di Saragozza. Per l’una mi sono trovato alla Grancasa, centro commerciale immenso, dove avevo l’appuntamento con un autista di BlaBlaCar, Pedro. In un’oretta e mezza lui mi ha scorazzato fino a Jaca. Qui ho beccato di corsa il bus che mi ha portato al Somport, il punto di partenza del mio Cammino Aragonese. Ho percorso 11,6 km, sbagliando anche strada e alla fine ho raggiunto Canfranc Pueblo, dove ho trovato alloggio nel nuovissimo ostello dedicato al parroco di O Cebreiro, don Elias Valiña, “inventore” del moderno Cammino di Santiago. L’albergue dove sono è stupendo; la mobilia è nuova e ci sono armadi a cassettoni. Anche i pellegrini sono pochi. Un gruppetto di francesi, che hanno cominciato con me al Somport, sono arrivati poi con il taxi. Me lo ha confessato il pater familias che è assieme a moglie e figlie.
Vi lascio qua. Spero di aver detto abbastanza eheheh. Ho scritto tardi, perché sono anche arrivato tardi… alle 18.45.
Temperatura sui 30°. Vento fresco lungo il Rio Aragon che sommesso ti accarezza nella discesa. Questa sera freddino da felpa. Statemi bene!